Il territorio sul quale sorge Lecce è un bassopiano assai uniforme, compreso tra i mari Ionio e Adriatico e delimitato a nord dai rialti delle Murge. Il territorio comunale del capoluogo salentino si affaccia sull’Adriatico occupando oltre venti chilometri di litorale. Comprende le frazioni marittime di Torre Chianca, Torre Rinalda, Frigole e San Cataldo.
San Cataldo
San Cataldo è la più grande e popolosa delle marine di Lecce. Divisa tra i comuni di Lecce e Vernole, è da sempre conosciuta come la “spiaggia dei leccesi”, che per la vicinanza e la bellezza del luogo sono soliti frequentare San Cataldo. Il nome latino utilizzato dagli antichi frequentatori per indicare il luogo era Salapia. Dopo la costruzione del porto per volere di Adriano, la zona venne abbandonata e si trasformò in una palude, rimanendo in quello stato finché non venne bonificata.
Agli inizi del secolo scorso, le opere di bonifica combinate con l’efficace linea tranviaria che collegava la frazione a Lecce, fecero in modo che la zona attraversasse un boom economico dovuto al massiccio afflusso di villeggianti. Le spiagge di sabbia finissima si alternano a tratti dominati da basse scogliere, alle cui spalle si estende la fitta pineta che inaugura la riserva naturale delle Cesine. La riserva è protetta e gestita dal WWF e ospita un gran numero di volatili e di anfibi che trovano riparo nei due stagni di Pantano Grande e Salapi. A San Cataldo, nei pressi di quel che resta dell’antico porto di Adriano, è presente il più importante circolo velico della provincia.
Qui è possibile soggiornare in una bellissima villa all’interno del Residence Campoverde oppure acquistare un appartamento per godere in piena autonomia e libertà delle bellezze locali.
Torre Chianca
La località balneare prende il nome dalla torre cinquecentesca posta a guardia del suo agro contro i frequenti attacchi saraceni. Il Salento per lunghi decenni ebbe a che fare con le scorribande turche, tanto che molte cittadine costiere presero a dotarsi di torri di guardia dalle quali poter avvistare il pericolo in tempo per imbastire una strategia difensiva.
Torre Chianca è la prosecuzione dell’abitato quasi contiguo di Case Simini, altra frazione di Lecce situata leggermente nell’entroterra. Tra Torre Chianca e la vicina località di Spiaggiabella si dipana il tratto costiero più affascinante, con numerosi stabilimenti balneari che ogni anno ospitano centinaia di turisti. In questa zona sfocia a mare il torrente Idume, la cui portata quantitativamente incostante fa si che il suo percorso cambi spesso durante il corso dell’anno. Procedendo verso l’immediato entroterra è possibile ammirare gli estesi canneti che circondano il bacino del fiume e che aprono la strada all’area protetta del Parco Regionale di Rauccio. Il tratto di mare che bagna Torre Chianca risulta spesso agitato, tanto da rappresentare il luogo ideale per gli amanti del kite surf, che sfruttano la forza del vento per solcare le onde.
Torre Rinalda
La torre che dà il nome alla marina di Lecce faceva parte, insieme a Torre Chianca e a molte altre, del sistema difensivo ordito dagli spagnoli contro gli assalitori Saraceni nel XVI secolo. La spiaggia adiacente alla torre è molto particolare, essendo di colore grigio, ma ricca di venature nere, soprattutto in corrispondenza del bagnasciuga. Qui la costa è formata in gran parte da spiagge libere, di tanto in tanto interrotte da campeggi e villaggi turistici. Il mare spesso agitato è un forte richiamo per i surfisti che frequentano questo tratto costiero anche per la sua tranquillità e per la scarsità di turisti che giungono fin qui.
Frigole
Un mare pulito, l’acqua limpida e le forti correnti di maestrale che spesso battono la zona, sono le caratteristiche salienti di questa marina che trae il proprio nome dal termine latino “frigus”. Infatti, le acque fredde e la frequente ventilazione nord orientale hanno dato origine all’appellativo con il quale viene definito il centro abitato. A pochi chilometri dal borgo si estende il bacino idrico di Acquatina, una zona dalle spiccate caratteristiche lagunari delimitata da una linea di dune ed ospitante una folta macchia mediterranea. Il bacino comunica attraverso due stretti canali con il mare.